sabato 27 giugno 2009

Abolita "l'ora d'aria"

Nel pubblico impiego la chiamavano “l’ora d’aria”. Era la norma, introdotta l’anno scorso da Brunetta, che obbligava i dipendenti pubblici in malattia a restare in casa in attesa dell’eventuale visita di controllo praticamente per l’intero giorno dalle 8 alle 13, dalle 14 alle 20. Questa regola, molto contestata dai sindacati, viene ora eliminata: il decreto del governo abolisce l’obbligo di reperibilità su undici ore. In questo modo torna in vigore il vecchio limite di due ore al mattino (10-12) due al pomeriggio (17-19) previsto dai contratti. Ma la novità più rilevante è forse quella che riguarda polizia, forze armate e vigili del fuoco: per loro (solo per loro) non ci sarà più la decurtazione in busta paga per i giorni di malattia.
Fonte: Il Messaggero, Sabato 27 Giugno 2009

Il Dipartimento della Funzione pubblica comunica che nel decreto legge sulle misure anti-crisi è stata inserita la modifica dell'articolo 71 del decreto legge 112/2008 (norme sulle assenze per malattia), che il ministro Brunetta aveva già proposto nell'atto senato 1167. La norma prevede l'esclusione del Comparto Sicurezza e Difesa, nonché del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco dalle riduzioni degli emolumenti fissi e continuativi per le assenze per malattie fino a 10 giorni. Inoltre è stato abrogato il comma 5 dell'art. 71 che riguardava tutta la problematica di varie tipologie di permessi ivi comprese quelli dei donatori di sangue e disabili.
26/06/2009 - Decreto anti-crisi: NOTA DEL DIPARTIMENTO FUNZIONE PUBBLICA